“La città di Milano ha bisogno di migliorare l’offerta di taxi e ha bisogno di farlo in fretta. Per questo motivo, dopo mesi di incessante lavoro e di incontri con i rappresentanti della categoria, abbiamo deciso di utilizzare la legge approvata recentemente (136/2023) che consente di aumentare del 20% il parco taxi”, così Arianna Censi, assessora alla mobilità di Milano.
Le nuove licenze dei tassisti milanesi – ce ne saranno 450 in più - rimedieranno alla carenza riscontrata anche dall’Untitrust. “Saranno a pagamento”, spiegano congiuntamente l’assessora Censi e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “La nuova norma stabilisce che il 100% del ricavato deve andare ai tassisti già in servizio. Resta inoltre aperta la procedura per concedere a chi ha già una licenza la possibilità della doppia guida. Due persone che si alternano sullo stesso taxi fino a 16 ore al giorno”.
La doppia guida era la richiesta su cui maggiormente spingeva Tasso Taxi, l’associazione dei tassisti in seno a Confartigianato Imprese. “Riteniamo positiva la decisione del sindaco di emettere nuove licenze solo a titolo oneroso – commenta Gianfranco Acquaviva, Segretario di T-asso Taxi Milano, associazione di categoria dei tassisti di Confartigianato Imprese Lombardia – per evitare speculazioni di ogni tipo”.
“Abbiamo optato per questa scelta malgrado non lasci fondi all’Amministrazione per potenziare i servizi per il trasporto pubblico non di linea – chiosa Censi. - Andiamo avanti guardando al futuro della città e al miglioramento di un servizio essenziale e complementare al trasporto pubblico locale, per questo motivo rimangono attive le richieste di licenze presentate a Regione Lombardia secondo la modalità ordinaria”.
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