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Confartigianato sigla il protocollo d’intesa con il Governo


Dopo settimane di serrate e continue trattative, Confartigianato Trasporti e le altre associazioni di categoria hanno firmato con il Governo un Protocollo d'Intesa, sulla base delle norme proposte per il settore nel Decreto Energia 2.

Un pacchetto economico per garantire respiro all’autotrasporto con migliori condizioni di equilibrio all’interno della filiera e la messa in sicurezza degli autotrasportatori rispetto a variazioni nel costo del carburante.

Nel pacchetto economico si prevede un aumento del bonus accise; l’implementazione a partire da quest’anno e fino al 2026 per Marebonus e Ferrobonus per complessivi ulteriori 212 milioni 500mila con la modifica del meccanismo che prevede l'incentivo diretto all'autotrasportatore; l’incremento dello sconto pedaggi (15mln) e delle spese non documentate (5mln) con ulteriori 20 milioni a disposizione; l’esonero per le imprese di autotrasporto del contributo per l'anno 2022 dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti.

“Ci siamo impegnati a sottoporre alle nostre imprese il Protocollo d’Intesa con il MIMS e a scongiurare il fermo, con un atteggiamento di grande responsabilità” spiega il Presidente della categoria Autotrasporto di Confartigianato Milano - Monza e Brianza, Claudio Riva.

Ecco i principali provvedimenti dell'Intesa raggiunta:

- firmato anche dal MEF (oltre il MIMS) il decreto interministeriale per la ripartizione delle risorse strutturali per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro a favore dell'autotrasporto (70 milioni di euro per la deduzione forfettaria delle spese non documentate, 140 milioni di euro per la riduzione compensata dei pedaggi autostradali, 5 milioni di euro per la formazione professionale delle imprese di autotrasporto, 25 milioni di euro per gli investimenti per lo sviluppo dell'intermodalità e della logistica e la sostituzione e ammodernamento del parco veicolare delle imprese) 6 stato firmato da entrambi i Ministri MIMS/MEF;

- previste risorse aggiuntive per 20 milioni di euro (15 pedaggi, 5 deduzioni forfettarie) oltre gli 80 milioni del DL Energia 1;

- prevista la modifica degli 80 milioni di euro del dl energia con inclusione dei veicoli euro 5 e 6 per il credito d'imposta per l'Adblue; Aumento della dotazione per gli incentivi all'intermodalità (marebonus e ferrobonus) fino al 2026 con destinazione incentivo all'autotrasportatore.

Sul piano delle regole, su cui Confartigianato Trasporti ha sempre basato le proprie richieste per correggere alcune storture di mercato e che erano alla base della vertenza prima dell'avvento dell'emergenza dovuta al caro gasolio, vengono previste le misure oggetto delle serrate trattative di queste settimane. Si sottolinea che su questo versante il Governo ha scelto di seguire la linea tracciata dalla nostra organizzazione vincendo le resistenze della committenza e nello specifico norme atte a:

- rafforzare la redazione del contratto in forma scritta di trasporto, prevedendo, quale elemento essenziale del contratto il rispetto della clausola di adeguamento del costo del carburante di cui al comma 5 dell'articolo 83-bis del decreto-legge 112/2008, in assenza della quale il contratto si considera in forma non scritta ed a cui si applicano obbligatoriamente i valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio pubblicati ed aggiornati almeno trimestralmente dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (modifica dell'articolo 6 del decreto legislativo 286/2005)

- rafforzare la disposizione di cui al comma 15 dell'articolo 83-bis del decreto-legge 112/2008 garantendo controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto, anche mediante il coinvolgimento dell'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e del Comitato Centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori.

Per quanto riguarda il Regolamento Europeo 1055/2020 verrà promossa, sul piano normativo ed amministrativo, ogni soluzione ai fini:

  • del rispetto del requisito di cui all'articolo 5 c.1 lett. g) del Regolamento UE 1071/2009, cosi come modificato dal Regolamento UE 1055/2020, considerando le operazioni di trasporto effettuate con veicoli a motore nelle quali l'impresa svolga il ruolo di vettore materiale del servizio, nonché considerando il requisito soddisfatto con il possesso della autorizzazione generale di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 261/1999 (servizi postali) per le imprese di trasporto che effettuano trasporti di collettame mediante raggruppamento di più partite e spedizioni ciascuna di peso non superiore a 50 quintali;

  • della previsione di uno specifico fondo - anche presso il MISE nell'ambito degli interventi del PNRR - per favorire la crescita della dimensione aziendale, anche mediante contributi per gli autotrasportatori mono veicolari che escono dal mercato, contributi proporzionati alla massa complessiva dei veicoli con cui si esercita l'attività. (da 5.000 euro a 10.000 euro forfettari);

  • della previsione della possibilità di conseguimento, in dispensa dall'esame, dell'attestato di idoneità professionale per l’esercizio del trasporto internazionale di merci dimostrando di aver svolto le relative funzioni presso imprese dello stesso tipo per un periodo continuativo di dieci anni precedenti il 20 agosto 2020, nel rispetto di quanto previsto dall'all'articolo 9 del Regolamento UE 1071/2009, cosi come modificato dal Regolamento UE 1055/2020;

  • della previsione di un esame semplificato e senza corso propedeutico per coloro che al 20 agosto 2020 siano in possesso dell'attestato di frequenza del corso di formazione preliminare di cui al decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici protocollo n. 207/2012, per l'esercizio dell’attività con veicoli di massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 8, paragrafo 7, del Regolamento UE 1071/2009, così come modificato dal Regolamento UE 1055/2020;

del rafforzamento del mercato, attraverso l'apertura immediata di contatti con la Commissione europea per verificare la possibilità di introdurre la necessità, per l'accesso alla professione, del possesso di almeno 1 veicolo di categoria ecologica Euro più recente.

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