In vista della Legge di bilancio, i rappresentanti di Confartigianato hanno incontrato il Viceministro dell’Economia e finanze Luigi Casero per illustrargli una serie di proposte per ridurre e semplificare il carico fiscale che grava sugli artigiani e sui piccoli imprenditori.
Confartigianato ha segnalato, in particolare, alcuni aspetti: la stretta sulle compensazioni che ha inciso sull’operatività delle imprese, gli sviluppi della fatturazione elettronica tra privati, la modifica degli studi di settore con l’avvento degli indicatori sintetici di affidabilità.
Confartigianato ha poi mostrato i dati sulla situazione economica del nostro Paese con un affondo sullo spread fiscale tra Italia ed Unione europea: in Italia paghiamo 24,3 miliardi di tasse in più, pari a 401 euro per abitante, rispetto alla media europea. Sulla competitività delle imprese, poi, pesa il cuneo fiscale sul costo del lavoro dipendente, pari al 47,8%, vale a dire 11,8 punti superiore al 36% della media Ocse.
Alla luce di questi record negativi da recuperare, si è insistito sulla necessità di abbassare la pressione fiscale e ridurre le complicazioni burocratiche che rendono difficile la vita dei contribuenti. In particolare, ecco alcune delle priorità per artigiani e piccoli imprenditori indicate da Confartigianato in vista della Legge di bilancio: possibilità di riporto delle perdite per le imprese in regime semplificato, eliminazione dell’aumento dell’Iva nel 2018, deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese, definizione di autonoma organizzazione ai fini Irap ovvero aumento della franchigia Irap per i piccoli imprenditori, riduzione dell’acconto Irpef per i soggetti in fase di start up, abrogazione dello split payment, riduzione degli oneri burocratici rendendo annuale l’invio dei dati delle fatture.
Si è infine sottolineato la necessità di dare agli imprenditori immediati e concreti segnali di cambiamento del sistema fiscale, con pochi interventi ma di rapida attuazione.