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“Liberiamo le colombe” - L’allarme di Confartigianato: discriminate le pasticcerie artigiane


È battaglia per liberare le colombe, quelle buone, preparate con maestria nei laboratori artigiani.

Confartigianato si schiera in prima linea nella difesa della categoria in estrema difficoltà a seguito dell’emanazione del DPCM dell’11 marzo: le attività artigiane di produzione, infatti, sono state assimilate agli esercenti attività di ristorazione (come i bar e i ristoranti) e obbligate, quindi, alla chiusura per evitare assembramenti.

«Quale rischio maggiore di una qualunque altra attività di vendita di prodotti alimentari (consentite) avrebbe potuto provocare una pasticceria o una gelateria che avesse organizzato la sua attività con il semplice asporto? – tuona il Segretario generale di Confartigianato Milano, Monza Brianza, Enrico Brambilla – Tra l’altro il medesimo DPCM consente ad altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio di proseguire l’attività anche con possibilità di asporto di prodotti analoghi, prevalentemente industriali. Non si tratta di una palese discriminazione?»

«Panificatori e pasticceri hanno scritto e inviato ai Prefetti di competenza lettere accorate per riallineare la situazione che altrimenti determinerebbe un forte danno economico in uno dei periodi nel quale viene realizzata buona parte del fatturato annuo – gli fa eco il presidente di APA Confartigianato Imprese, Giovanni Barzaghi – Sperando non sia troppo tardi…»

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