Riguardo l’ipotesi di chiusura di tutte le attività lombarde, le nostre imprese non sarebbero ostili al provvedimento per senso di responsabilità, le aziende – ancora una volta – sono pronte a fare la loro parte, vogliono contribuire concretamente alla tutela della salute pubblica e al benessere futuro dell’intero Paese.
Se si procedesse in tale direzione (fatti salvi i servizi essenziali e chi lavora nella filiera che garantisce al cittadino tali prodotti/servizi), gli artigiani e le piccole imprese sarebbero disponibili a collaborare per far fronte in maniera più efficace a un’emergenza sanitaria che non vuole rallentare.
È la posizione del Segretario generale di APA Confartigianato Milano, Monza Brianza, Enrico Brambilla.
Come Associazione di rappresentanza, però, abbiamo il compito d’interloquire con il Governo e la Regione per chiedere condizioni chiare e certe, che diano garanzie a chi si espone a sacrifici personali in nome del bene comune.
In particolare è fondamentale che:
- si sospendano le scadenze fiscali e contributive
- si avvii rapidamente la cassa integrazione in deroga con modalità di richiesta e fruizione agile, nonché tempi più veloci per l’incasso
- si dilazionino i mutui
- si mettano poi a disposizione nuovi strumenti di liquidità.
Riteniamo che sia l’unica strada per trovare, all’uscita da questo momento delicato, un tessuto imprenditoriale ancora in grado di riprendersi, di accendere i motori e tornare pian piano a produrre, a far lavorare dipendenti e collaboratori, a stare sul mercato, a portare ricchezza diffusa al territorio.