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Il Coronavirus penalizza il 70% delle imprese artigiane


Confartigianato: “E’ il momento di costruire un grande piano di investimenti per il Paese”


L’emergenza Coronavirus ha colpito l’attività del 70% degli artigiani e delle micro e piccole imprese delle Brianza e, allargando il raggio, delle regioni del Nord Italia; se l’allarme persisterà, gli imprenditori prevedono cali del 25-30% del fatturato di marzo.

Sono i principali risultati di un sondaggio condotto negli ultimi quattro giorni da Confartigianato presso i piccoli imprenditori di Monza, della Brianza e del Nord dove si concentrano oltre la metà (52,8%) del totale degli addetti delle piccole imprese italiane e il 61,5% del totale del fatturato delle imprese italiane.

Gli effetti dell’emergenza Coronavirus sono diffusi in tutti i settori delle piccole imprese: particolarmente pesanti i cali di fatturato mensili previsti dal settore del trasporto persone (-68%), dalle imprese interessate dalla domanda turistica (-37%), da quelle del settore alimentare (-33%), dalle aziende della moda (-25%), e dei servizi (-25%).

Secondo la rilevazione di Confartigianato, la crisi nelle micro e piccole imprese si manifesta soprattutto con il calo delle vendite, segnalata dal 48% degli intervistati, con la cancellazione di fiere ed eventi (indicata dal 22% degli imprenditori), con la mancata o ritardata consegna di merce al cliente (19% degli imprenditori), la cancellazione degli ordini (18%) e la cancellazione di incontri d’affari (16%).

Ulteriori complessità si registrano per la riduzione (19% delle imprese) degli orari di lavoro, il 13% segnala difficoltà legata ad autorizzazioni e permessi, l’11% denuncia disagi nella gestione delle trasferte del personale e il 10% lamenta l’assenza dei dipendenti.

“Nelle situazioni di emergenza è fondamentale mettere a fattor comune gli sforzi e agire in maniera coordinata per consentire alla imprese e al Paese di superare tale fase il più rapidamente possibile – dichiara il Presidente di APA Confartigianato per Milano, Monza Brianza, Giovanni Barzaghi - Sono state tempestivamente e correttamente assunte misure per contenere il rischio sanitario; ora è necessario valutare con equilibrio la situazione per mettere in condizione le imprese di tutti i territori, anche fuori dalla zona rossa, di lavorare in modo proficuo e sicuro”.

“Abbiamo promosso questo questionario e mantenuto aperti e operativi i nostri sportelli anche in questi giorni di emergenza proprio per raccogliere le esigenze delle nostre imprese e rappresentarle al meglio ai diversi tavoli ai quali siamo chiamati a partecipare – spiega il Segretario generale, Enrico Brambilla – Il nostro auspicio è che la percezione del nostro Made in Italy non venga danneggiata in maniera drastica e durevole dall’immagine del Paese dipinta in queste settimane dai media, anche esteri. Chiediamo anche all’Unione Europea misure straordinarie che facciano fronte ad una situazione altrettanto straordinaria, che si affianchino e diano man forte alle misure che il Governo nazionale sta adottando a sostegno alle imprese e al reddito dei lavoratori. Questo è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura”.

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