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Taxi - NCC - Tavolo tecnico sulla riforma della Legge 21


Le Associazioni di categoria il giorno 28 febbraio hanno avuto un incontro con i funzionari del Ministero dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico sulla base del verbale di accodo del 21 febbraio u.s.

Nonostante i rappresentati del Governo abbiano premesso che l’oggetto della convocazione fosse di natura tecnica e che i lavori si sarebbero attenuti a ciò, le Associazioni di Categoria hanno presentato – partendo dal comunicato stampa conseguente all’accordo raggiunto nell’assemblea del giorno precedente – la necessità di un chiarimento politico rispetto alla volontà del Governo di sostenere il proprio testo di delega alla riforma del settore, testo che è stato stravolto durante i lavori al Senato

Pertanto è stato richiesto un impegno inequivocabile, con un atto concreto di natura politico-legislativa, che veda il Governo sostenere il proprio testo di legge delega, inserito nella stesura originaria del D.L. 2085 approvato in commissione il 14 luglio 2016.

Senza tale impegno, le Associazioni hanno ritenuto impensabile entrare nel merito tecnico delle questioni, pur avendo apprezzato le intenzioni del Dirigente rappresentate, il quale aveva ricevuto indicazioni dal Ministro dei Trasporti di partire, nella successiva analisi tecnica, dall’emendamento originario del Governo.

L’impostazione dei rappresentanti di categoria ha la volontà di tutelare tutte le imprese del settore e i cittadini dal proliferare di piattaforme tecnologiche senza alcuna regolamentazione e dal nascere di un terzo settore anche questo privo di regole.

Tutelare quindi il lavoro dallamera speculazione generata da una intermediazione senza garanzie e di incerta tassazione, mantenere il ruolo di servizio pubblico, avere nello stesso mercato le stesse regole.

Non si tratta, come previsto nella attuale formulazione dell’art. 71 del DDL Concorrenza di complicare ulteriormente la situazione ma di una garanzia in vista della previsione di voto al Senato, fissata per il giorno 9 marzo.

Nel merito tecnico, alle associazioni è poi stato chiesto di:

1. Produrre delle proposte scritte per l’emanazione dei decreti attuativi e del testo della legge delega. 2. Nominare un gruppo ristretto di contatto e di lavoro che interverrà ai lavori del tavolo tecnico e che in una prima fase potrà essere separato tra i settori. 3. Accettare che il gruppo ristretto debba essere composto, per ciascun settore, da 5/6 delegati coadiuvati da 2 consulenti.

Su queste ultime proposte Confartigianato ha espresso delle riserve anche in ragione dell’indispensabile chiarimento politico richiesto in premessa e che sarà sciolto entro il 9 marzo p.v.

Il rappresentante del Governo si è riservato di convocare le parti, entro tale data.


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