Come già anticipato nei primi giorni di settembre, si ricorda a tutte le imprese che a fine luglio la Commissione Europea ha inflitto un’ammenda di 2,93 miliardi di euro alle case costruttrici Paccar (DAF Trucks), Daimler, CNH Industrial (Iveco) e Volvo (Renault Truck, Mack e UD Trucks).
Dopo le accuse di Bruxelles, le aziende hanno riconosciuto il loro coinvolgimento e hanno convenuto di regolare la controversia in via transattiva. La stessa procedura è stata aperta anche nei confronti di Scania.
La multa è stata comminata per punire comportamenti illeciti perpetrati dai costruttori di mezzi pesanti, nel periodo di tempo che va dal 1997 al 2011, anni in cui i vertici dei vari marchi si sono incontrati e accordati, costituendo quindi un cartello per determinare gli aumenti dei prezzi e la tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento sul mercato.
La Commissione europea ha giudicato questo comportamento lesivo della libera concorrenza e in grado di condizionare i prezzi dei camion, creando danno alle imprese di autotrasporto. Le vittime del comportamento anticoncorrenziale sono le imprese che hanno acquistato dalle case costruttrici coinvolte, anche attraverso leasing, camion sia nuovi che usati di medie (da 6 a 16 tonnellate) e/o grandi dimensioni (oltre le 16 tonnellate) e che siano stati immatricolati nel periodo tra il 1997 al 2011 almeno. Il danno risarcibile consiste nel sovrapprezzo, causato dal cartello, e verrà quantificato nel giudizio civile tramite una consulenza tecnica d’ufficio. Il procedimento per recuperare i danni a favore delle imprese colpite dal “cartello”, sanzionato dalla Commissione Europea, non né semplice né immediato.
L’azione legale potrà essere attivata singolarmente o aderendo ad una class action. Confartigianato Trasporti, nella persona del Presidente Amedeo Genedani, si è detta in dovere di agire su richiesta dei nostri associati che si sentono parte lesa. Per la costituzione come parte lesa è necessario compilare il modulo e trasmetterlo all’indirizzo mail categorie@apaconfartigianato.it
Le domande verranno inoltrate alla Segreteria Nazionale di Confartigianato Trasporti, che si attiverà con le altre associazioni europee dell’autotrasporto per conseguire il riconoscimento del danno subito. Agire in maniera congiunta ed unitaria potrebbe dare maggiori probabilità di successo.