La burocrazia fa un passo indietro e solleva le imprese del settore costruzioni da una serie di obblighi in materia ambientale. La novità è arrivata il 20 gennaio quando il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento che semplifica le procedure per l’autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità. Confartigianato segna così un punto a favore nella battaglia contro la mole di adempimenti a carico delle imprese.
Infatti, il nuovo provvedimento definisce 31 piccoli interventi esonerati dall’autorizzazione paesaggistica e allarga a 42 il numero di interventi di lieve entità per i quali si può ricorrere all’autorizzazione paesaggistica semplificata.
L’iter di semplificazione dell’autorizzazione paesaggistica è iniziato nel 2010 con l’obiettivo di razionalizzare le procedure riguardanti le attività di edilizia.
Ora, il decreto approvato dal Governo mette nero su bianco tutta una serie di lavori che, mantenendosi entro determinati limiti, come il rispetto delle caratteristiche architettoniche dell’edificio, non hanno bisogno dell’autorizzazione paesaggistica.
Dire che un intervento è “libero”, significa che non bisogna chiedere l’autorizzazione alla Soprintendenza, mentre devono essere rispettate le regole sui titoli abilitativi. Per capire quale iter seguire, viene in aiuto il Decreto “Scia 2” con la tabella che, in corrispondenza del lavoro da effettuare, riporta la procedura richiesta e il titolo edilizio necessario.
Per l’entrata in vigore delle nuove misure di semplificazione, ora manca soltanto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.