Confartigianato inoltra il riscontro ricevuto dal Masaf - Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste - in risposta al quesito presentato dall’Associazione circa l’eventuale iscrizione tardiva al RIL.
Quesito posto da Confartigianato al MASAF il 23 gennaio 2023
In relazione al RIL (Registro Imprese Legno), i cui termini d'iscrizione sono scaduti il 31.12.2022, si chiede se l'iscrizione tardiva determini automaticamente l'applicazione di sanzioni amministrative.
L'Avviso relativo alla scadenza del termine iscrizione al RIL anno 2022 e l'avvio iscrizioni 2023, scaricabile alla pagina dedicata https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/17202 sul sito del MASAF, riporta quanto segue (senza menzionare eventuali sanzioni):
“Non hai fatto in tempo ad iscriverti entro il 31 dicembre? Qui i rimedi per farlo comunque:
spirato il termine senza essersi iscritti, cosa possono fare le imprese che vogliono comunque mettersi in regola, nel corso del 2023? In qualsiasi momento dell'anno chi si configura come "operatore EUTR", si può e si deve iscrivere al RIL (vedi opuscolo RILinCHIARO FAQ n. 13, 14, 17, 18, 20, 27, 28), caricando le attività condotte nel 2022.”
È possibile avere maggiori chiarimenti ?
Risposta del MASAF del 1° febbraio 2023
Confermiamo che il termine ultimo per l’iscrizione al Registro Imprese Legno (RIL) per l’anno 2022 e la comunicazione delle commercializzazioni eseguite durante l’anno 2021 è scaduto il 31/12/2022 (attivo dal 04/04/2022). Si ricorda che l'iscrizione al RIL per l'annualità 2023 va effettuata dal 16 gennaio 2023 in poi, comunque prima della data in cui si intende effettuare nel 2023 la commercializzazione, ovvero l'immissione sul territorio UE di legno o prodotti ai sensi del Reg (UE) 995/2010. Dovranno essere dichiarate le quantità di prodotti legnosi "commercializzati" nel 2022.
Ai sensi dell’art. 6 comma 7 del D.Lgs 178/2014, per chi non si iscrive al Registro Imprese Legno è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500 a euro 1.200. È quindi fondamentale che gli operatori che non sono riusciti ad iscriversi lo scorso anno provvedano nel 2023 ad effettuare l’iscrizione.
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