Il cosiddetto decreto “Sostegni” ha previsto all’art.26 lo stanziamento di un fondo di 200 milioni di euroda destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall’emergenza da COVID-19, tra le quali “le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati”. Non è chiaro quali siano le attività che potranno accedere al contributo e potrebbe ad oggi essere che le stesse Regioni debbano decidere in autonomia. E’ stato più volte ribadito da Confartigianato nei numerosi tavoli con il governo come tra le categorie economicamente più colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria ci siano anche quelle dei fotografi/videoperatori e delle tipografie.
Peraltro, trattandosi di un fondo molto limitato, è necessario circoscrivere al massimo i beneficiari onde evitare di disperdere le risorse rendendo nei fatti inefficace l'intervento. Stiamo pertanto operando a a livello nazionale al fine di inserire nel provvedimento di conversione in legge del DL Sostegni all’esame del Parlamento (DDL 2144) un riferimento preciso alle suddette attività, proponendo un emendamento – ricompreso nell’ambito del documento consegnato in occasione dell’audizione di Confartigianato davanti alle Commissioni Bilancio e Finanze e Tesoro del Senato - diretto a specificare che tra le imprese del wedding e degli eventi privati destinatarie degli aiuti rientrino quelle della tipografia, i fotografi e i videoperatori. Nelle motivazioni è stato ribadito come le imprese del settore fotografico, ancorché mai chiuse per disposizioni governative abbiano di fatto pressocché azzerato il fatturato pur continuando a dover sostenere i costi fissi, sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Le misure adottate per il contenimento del contagio impattano, infatti, pesantemente su tutte le cerimonie ed altri eventi di aggregazione quali matrimoni, battesimi, comunioni ma anche su quei servizi legati alla promozione turistica del territorio, alle sfilate di moda, al lancio di nuove collezioni e ad agli altri eventi a carattere stagionale
E’ stato altresì segnalato come lo stesso impatto sia stato registrato dalle tipografie, con riferimento alla stampa del materiale relativo agli eventi sopra citati (inviti e partecipazioni ma anche cataloghi, depliant, locandine ed altro materiale promozionale legato ad eventi privati e/o organizzati da Enti, Associazioni ed altre aggregazioni private). " Ci siamo già attivati per sensibilizzare regione Lombardia su questo aspetto - Dichiara Paolo Perego, presidente della categoria Grafica e Comunicazione - con una duplice finalità, da un lato che con la Conversione in Legge vengano inserite queste categorie, dall'altro perchè , in caso venga data delega alle Regioni nella definizione dei beneficiari, almeno in Regione Lombardia fotografi e tipografi possano accedere al fondo. Sarà cura mia e dei ns. funzionari presidiare con attenzione questo delicato aspetto per evitare una beffa per gli imprenditori già provati dalla crisi dettata dalla pandemia".
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