Ieri, mercoledì 27 marzo, gli Eurodeputati del Partito Democratico Brando Benifei, Irene Tinagli e Patrizia Toia, insieme al consigliere e vicesegretario regionale Gian Mario Fragomeli, al responsabile politiche europee del PD Lombardia Michele Bellini, alla delegata agli enti locali del PD Lombardia Irene Zappalà e ai rappresentanti del PD brianzolo, hanno incontrato rappresentanti di aziende del territorio, rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati brianzoli. All’importante momento di confronto ha partecipato anche Giovanni Mantegazza, Presidente di Apa Confartigianato Imprese. A seguire la sua relazione.
“Buongiorno a tutti,
Sono molto felice come Presidente di Apa Confartigianato Imprese di partecipare oggi a questo tavolo di confronto. Ringrazio tutti i presenti e i nostri europarlamentari per questo importante momento di dialogo.
Apa Confartigianato Imprese è l’associazione di categoria aderente a Confartigianato Imprese che rappresenta la micro e piccola impresa artigiana nelle province di Monza e Brianza e Milano Metropolitana.
Volevo partire con voi da un numero: 23,3 milioni. Questo è il numero delle MPMI operanti nell'Unione europea, le quali svolgono un ruolo chiave nella sua economia: infatti, costituiscono il 99 % di tutte le imprese, danno lavoro a circa 100 milioni di persone (fornendo due terzi dei posti di lavoro nel settore privato) e generano circa il 56 % del prodotto interno lordo dell'Unione. Questa breve premessa mi aiuta ad entrare subito su un tema importante per il mondo che rappresento quest’oggi: abbiamo bisogno che le politiche economiche messe in campo dall’UE non guardino solo alla grande impresa, ma anche alla piccola. Lo dico guardando tutti ma in particolare l’onorevole Irene Tinagli, Presidente della Commissione degli Affari economici, che abbiamo avuto il piacere di avere in sede da noi come gradita ospite qualche anno fa e che ben conosce la nostra organizzazione e le imprese che la animano. E guardate lo dico in un territorio, la Brianza, a forte vocazione imprenditoriale e con numeri che rispecchiano quelli europei: le micro, piccole e medie imprese rappresentano una fetta importantissima del nostro tessuto locale. È importante che si sentano quindi parte attiva e considerati come importanti interlocutori in una Unione che tutti, a vari livelli, dobbiamo contribuire ad alimentare giorno dopo giorno.
Due le grandi sfide che le imprese - e io penso la società tutta - sono chiamate ad affrontare: le due grandi transizioni, quella digitale, con le nuove sfumature che comporta, e quella green. Sono felice di parlarne oggi davanti a tre eurodeputati italiani che su questi temi hanno lavorato attivamente. Permettetemi, a questo proposito, una parentesi per l’onorevole Brando Benifei, relatore del Regolamento europeo sull’Intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale, che noi di Confartigianato Imprese contrapponiamo (ma non in radicale opposizione) con un’espressione un po’ romantica “intelligenza artigiana”, è un mondo con cui ci stiamo confrontando ed interrogando e che è già entrata nella vita delle nostre imprese ad esempio legata al tema del riconoscimento facciale, alcune procedure di efficientamento in azienda e per analizzare standard e qualità di beni, servizi e prodotti. Lo sforzo legislativo che è stato fatto è importante, adesso abbiamo la necessità di capire come si concretizzerà ed andrà avanti.
La grande sfida è poi quella della sostenibilità e io penso che sarà uno dei terreni su cui si giocherà una parte considerevole della campagna elettorale alle porte. Di più: reputo che il voto dei prossimi 8 e 9 giugno saranno fondamentali per capire che strada prenderemo in Europa su questi temi. Noi di Confartigianato siamo attenti e vigili su questo aspetto: da diversi anni ogni anno organizziamo un grande evento diffuso su questi temi che porta il nome di “Settimana per l’energia” e nelle ultime edizioni abbiamo studiato, discusso e dibattuto anche su quello che l’Europa sta facendo sul tema della sostenibilità: il green deal, le politiche legate al riuso, al riciclo, alle riparazioni, le normative ad hoc ad esempio sulla filiera del tessile sono state tutte oggetto di approfondimento nei nostri eventi in cui coinvolgiamo anche la nostra base associativa. Di strettissima attualità c’è il tema delle case green e mi piace citare qui il lavoro importante fatto dall’onorevole Patrizia Toia che ho ricevuto qualche giorno fa grazie alla sua newsletter: un esercizio puntuale di chiarimenti in ottica “anti fake news” sul tema. Su questo aspetto delle case green, che coinvolge inevitabilmente uno dei settori numericamente più importanti per la nostra territoriale – l’edilizia - saremo vigili e a disposizione per dialogare insieme.
Finisco con un’altra immagine, tre C: competitività, competenza, credito. Queste le tre parole scelte dalla nostra associazione per costruire un manifesto in vista delle europee. Nel testo vedrete cosa chiediamo ai nostri rappresentanti in Europa: regole chiare e un ambiente che sia realmente a misura di piccola impresa, anche di fronte alle sfide con i Paesi terzi.
Il dialogo sociale europeo rappresenta il motore fondamentale per lo sviluppo di soluzioni equilibrate, E’ fondamentale il pieno coinvolgimento delle parti sociali nelle politiche del lavoro e di protezione sociale a tutti i livelli, nel rispetto della loro autonomia e del principio di sussidiarietà.
Grazie a tutti”.
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