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Chiusura del Giubileo degli Imprenditori: un momento di riflessione e speranza per Milano

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    Admin
  • 13 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Lo scorso fine settimana, Milano ha vissuto un momento di grande significato con la conclusione del Giubileo degli Imprenditori, un evento che ha unito il mondo dell’impresa e della fede in un percorso di riflessione, gratitudine e rinnovata responsabilità.


Durante la celebrazione diocesana, l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha invitato tutti noi a cogliere questa occasione dell’Anno Santo per essere grati per il lavoro di tanti imprenditori, spesso coraggiosi di fronte a problemi vecchi e nuovi. Ha sottolineato l’importanza di rispettare le regole e gli altri, di essere sensibili al bene comune e di mantenere un atteggiamento pacifico nella gestione dei conflitti. «Animare significa dare vita, ma sempre con un’etica», ha affermato l’Arcivescovo. «Spesso si dice che gli imprenditori sono soli nelle decisioni, ma è meglio condividere: goccia a goccia, si può creare un flusso d’acqua inarrestabile». Un messaggio di speranza e di collaborazione che invita a superare l’isolamento, valorizzando il potere della condivisione e del lavoro di squadra.


Ai piedi del palco, rappresentanti di diverse realtà imprenditoriali – da Confcommercio, Assolombarda, Ucid, alla Camera della Moda, Confindustria Lombardia, APA Confartigianato Milano Monza e Brianza con il nostro Presidente Giovanni Mantegazza e il segretario Generale Dott. Enrico Brambilla, Camera di Commercio, Cooperativa delle Opere e Lega Coop – si sono preparati a intraprendere il cammino verso il Duomo. Dopo alcuni momenti di meditazione, scambio e confronto, anche con la possibilità di ricevere il sacramento della Riconciliazione, l’Arcivescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica, concelebrata da altri sacerdoti, tra cui il Vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti.

Da San Babila al Duomo, in occasione di questo Giubileo, si è vissuto un momento di profonda riflessione sulla responsabilità e sulla missione degli imprenditori nel contesto cittadino e sociale. «Siamo qui nella casa di tutti i milanesi perché ci sentiamo interpreti dello spirito di questa terra», ha detto monsignor Delpini, dopo l’introduzione di monsignor Bressan, che ha richiamato il Discorso di Sant’Ambrogio – ispiratore del Giubileo – e l’auspicio di lavorare insieme per il bene comune, come si intitola il tema di quest’anno: “Aggiustare il mondo”. L’Arcivescovo ha poi descritto cinque caratteristiche fondamentali che questa “novità” può cambiare nel cuore di ciascuno: essere riconoscenti, coraggiosi, amici della giustizia, solidali e pacifici. Sono valori che devono guidare ogni imprenditore nel suo percorso quotidiano, affinché il mondo dell’impresa possa essere un esempio di etica, umanità e speranza.


Il Giubileo degli Imprenditori si conclude così, lasciando in tutti noi la consapevolezza che il vero successo si misura anche nella capacità di contribuire al bene comune, con responsabilità, etica e solidarietà. È un invito a continuare a lavorare insieme, con coraggio e gratitudine, per “aggiustare il mondo” e rendere Milano una città sempre più umana e solidale. Un ringraziamento speciale a tutti gli imprenditori che, con il loro impegno quotidiano, incarnano questi valori e testimoniano che il lavoro può essere un gesto di cura e di speranza per la nostra comunità.


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