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Bus Operator: la posizione di Confartigianato



Confartigianato Auto-Bus Operator con senso di responsabilità e dovere istituzionale ha partecipato a tutti gli incontri che si sono svolti presso il Ministero dei Trasporti per la definizione dei decreti applicativi della legge 12/2019, che stiamo attendendo da ormai troppo tempo e che riguardano il “Ren”, il “Foglio di servizio elettronico” e le “Piattaforme”. Il foglio di servizio nasce dall’esigenza di dover documentare lo svolgimento dell’attività di NCC auto al fine di evitare una sovrapposizione con i servizi svolti da altri operatori. Tale strumento nasce però già obsoleto; con l’avvento delle tecnologie, infatti, i confini normativi previsti dalla legge di settore (la legge 21 del 1992) si sono sempre più assottigliati fino a diventare estremamente inconsistenti e tali da creare, talvolta, in alcune aree del territorio, conflittualità e contenzioso amministrativo. Riteniamo quindi che l’introduzione di nuova burocrazia non servirà, nell’operatività quotidiana, ad assolvere alle funzioni per la quale è stato prevista e che nuovi oneri a carico delle imprese, peraltro già gravate da innumerevoli adempimenti, non risolvano il problema.

Il foglio di servizio, sia esso di tipo cartaceo o elettronico, non è la strada maestra per garantire crescita e sviluppo dell’offerta dei servizi di trasporto persone, tantomeno la panacea di tutti i mali. Però se il Ministero ritiene che sia, almeno per il momento, l’unico strumento immediatamente attuabile e disponibile per una ricomposizione del comparto, noi consapevolmente abbiamo fatto e faremo la nostra parte, anche nella consapevolezza che tale argomento fa parte di un pacchetto di norme di estremo interesse per la categoria.


Confartigianato Auto-Bus Operator ha predisposto le note emendative con l’obiettivo di far sì che il nuovo strumento elettronico impatti il meno possibile sulle imprese, sia effettivamente corrispondente ai dettami della legge 12/2019, sia semplice da utilizzare e garantisca flessibilità operativa, con un ventaglio di proposte per l’applicazione nei territori ove non si rilevino situazioni particolarmente conflittuali fra operatori di settori diversi tali da dover introdurre in capo alla categoria ulteriori adempimenti e burocrazia.


Ci aspettiamo anche che il Governo adotti, in tempi brevi, le opportune modifiche alle sanzioni previste dall’art.85 comma 4 del Codice della Strada al fine di applicarle ai soli elementi costitutivi del servizio ed individuare in modo chiaro i veri abusivi e, al tempo stesso, salvaguardare l’attività delle imprese regolari.


Con il nostro atteggiamento critico ma propositivo e collaborativo, auspichiamo che il Governo ascolti le nostre proposte ed accolga le osservazioni, nella ferma e convinta consapevolezza che tali strumenti non rappresentino l’unica soluzione ai problemi esistenti o lo strumento per la crescita ed il miglioramento dell’offerta di servizi per i cittadini ed utenti e che pertanto sia necessaria ed imprescindibile una nuova, completa e moderna “vision” del comparto del trasporto pubblico non di linea.

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