“Per poter raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione definiti dalla Strategia economica nazionale 2017, è necessario avviare una nuova stagione di sostegno alle fonti rinnovabili per stimolare gli investimenti destinati all’autoconsumo di energia da parte delle micro, piccole e medie imprese. Ma per finanziarli non si può continuare ad appesantire la bolletta elettrica. Il supporto alle rinnovabili, infatti, ha contribuito negli anni ad accrescere in modo ormai insostenibile gli oneri generali di sistema che gravano sulla bolletta e, in particolare, sulla bolletta delle micro e piccole imprese. Le micro, piccole e medie imprese italiane pagano circa 6 miliardi di euro all’anno, su 13 miliardi complessivi di oneri generali di sistema, a fronte di consumi ridotti e in spregio al principio del ‘chi inquina paga’. Al contrario, il supporto alle rinnovabili, e quindi all’autoconsumo, deve poter trovare forme di finanziamento più eque e sostenibili, privilegiando la leva fiscale e alleggerendo in tal modo le micro e piccole imprese dal peso della contribuzione, così da renderle più competitive. Lo stimolo all’autoproduzione energetica previsto dalla Sen non solo sottolinea il ruolo attivo delle imprese quali vettori di sostenibilità nel percorso virtuoso verso la decarbonizzazione intrapreso dall’Italia ma rappresenta anche una opportunità per l’abbattimento dei consumi energetici e, di conseguenza, dei costi sostenuti per l’energia. In questa ottica di ulteriore sviluppo delle energie rinnovabili è fondamentale il coinvolgimento sistemico delle imprese, e delle micro e piccole imprese in special modo. Si tratta di centinaia di migliaia di soggetti che, diventando autoproduttori, fornirebbero un contributo essenziale per la transizione energetica”.
Lo ha affermato Rete Imprese Italia di fronte ai componenti della 10° Commissione Industria del Senato intervenendo nell’ambito dell’esame del sostegno alle attività produttive mediante l’impiego di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica.