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Legge di Stabilità 2016. Confartigianato spiega cosa cambia concretamente per le imprese


Venerdì 26 febbraio alle ore 18:00 presso la sede di Monza di APA Confartigianato Imprese si terrà un convegno dedicato a illustrare LE NOVITÀ FISCALI DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2016.

Tanti i temi all’attenzione fra cui super ammortamenti, nuovo regime forfetario, scioglimento agevolato delle società, estromissione dell’immobile dell’impresa individuale, proroga bonus ristrutturazioni edili e riqualificazione energetica degli edifici.

L’incontro vedrà la presenza, in qualità di relatori, di LUIGI CASERO Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, e di ANDREA TREVISANI, Direttore nazionale delle Politiche fiscali di Confartigianato.

L’analisi dei provvedimenti inseriti nel disegno di Legge di Stabilità, secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato, consente di valutare un impatto favorevole alle MPI fino a 20 addetti, in particolare grazie a nove principali misure fiscali. La stima complessiva ammonta a 3.451 milioni di euro, una cifra composta dall’azione di sei misure che determinano riduzioni del prelievo fiscale per 2.543 milioni (il 73,7% del totale impatto sulle MPI) a cui si aggiungono 908 milioni (il 26,3%) di minori costi determinati da altre tre misure che intervengono sul fattore lavoro.

Le prime sei misure in questione sono regime forfetario, ecobonus, superammortamenti, franchigia IRAP, recupero IVA ai fallimenti e riduzioni IRES, alle quali si affiancano la proroga dell’esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato, l’estensione della CIGD, la detassazione dei premi di produttività.

Nel dettaglio delle sei misure riguardanti il prelievo fiscale, la riduzione dell’aliquota Ires per 961 milioni di euro rappresenta il 27,8% dell’impatto totale sulle MPI, seguono i bonus per le ristrutturazioni edili, mobili compresi, e la riqualificazione energetica degli edifici per 553 milioni (16,0% del totale impatto), il regime forfetario per 414 milioni (12,0%), i superammortamenti per 310 milioni (9,0%), la franchigia IRAP per 180 milioni (5,2%) ed infine il recupero immediato dell’IVA sui crediti insoluti per 126 milioni (3,6%).

Nel dettaglio dei tre interventi riguardanti i minori costi del lavoro, la proroga dell’esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato, equivalente a 541 milioni di euro, rappresenta il 15,7% del totale impatto sulle MPI, seguito dalla detassazione dei premi di produttività per 217 milioni (6,3%) e dall’intervento sulla Cassa integrazione guadagni in deroga per 150 milioni (4,3%).

Il convegno è aperto alle imprese; per partecipare è importante accreditarsi a:


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