Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto 27 ottobre 2020 del Ministero delle Politiche agricole Alimentari e Forestali recante “criteri e modalità di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione”.
Il Fondo per la filiera della ristorazione è stato istituito al fine dell’erogazione di un contributo a fondo perduto per il sostegno della ripresa e per la continuità dell'attività degli esercizi di ristorazione ed evitare gli sprechi alimentari attraverso l'utilizzo ottimale delle eccedenze anche causate da crisi di mercato.
Le somme stanziate, per l’anno 2020, ammontano a 600 milioni di euro per una cifra compresa tra i € 1.000 e i 10.000 euro netti che verrà erogata alle imprese della ristorazione sotto forma di rimborso per l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani, inclusi i vini.
I richiedenti dovranno dimostrare presentando i relativi documenti fiscali, l’acquisto dopo il 14 agosto di almeno tre prodotti appartenenti a categorie merceologiche diverse: nello specifico saranno ammessi al rimborso prodotti provenienti da vendita diretta e quelli da filiera integralmente italiana (dalla materia prima al prodotto finito).
Il principale dei tre prodotti non potrà superare il 50% della spesa totale a fronte della quale si richiede rimborso. Godranno di preferenzialità le richieste riguardanti i prodotti DOP e IGP ed i prodotti ad alto rischio di spreco elencati nell’allegato 1 di cui al decreto.
Sono potenziali fruitori del bonus ristoranti, le aziende con i seguenti codici ATECO:
- 50.10.11 (ristorazione con somministrazione);
- 56.29.10 (mense);
- 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale);
- 56.10.12 (catering per eventi);
- 55.10.00 (alberghi) limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.
Oltre ad essere in possesso dei codici ateco sopra menzionati, un’azienda potrà essere considerata idonea all’erogazione del bonus a fronte dell’acquisto di almeno tre diversi prodotti agroalimentari da filiera italiana ammessi, ed inoltre se avrà subito, nel quadrimestre Marzo /Giugno 2020 un calo del fatturato e dei corrispettivi medi di almeno un terzo rispetto al medesimo periodo dell’anno 2019.
Le imprese, che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019, possono avere accesso al fondo anche se non hanno subito il calo del fatturato.
Per l’accesso ai benefici, erogabili secondo i criteri, modalità e i limiti di importo definiti dal decreto, il richiedente è tenuto a registrarsi entro il 28 novembre all’interno della piattaforma digitale messa a disposizione dal concessionario convenzionato Poste Italiane, denominata “Piattaforma della ristorazione” all’indirizzo www.portaleristorazione.it oppure a recarsi presso gli sportelli del concessionario convenzionato inserendo o presentando la richiesta di accesso al beneficio e fornendo i dati richiesti tra cui copia del versamento dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno, effettuiato tramite bollettino di pagamento, fisico o digitale. Per tutti i dettagli della procedura di rimanda all’art. 5 del decreto in oggetto.
Successivamente, il concessionario convenzionato al momento dell’accettazione della domanda provvede all’emissione del bonifico verso il ristoratore pari al 90% del valore del contributo, previo accredito da parte del Ministero degli importi relativi.
Il saldo del contribuito è corrisposto, a seguito della presentazione da parte del beneficiario, entro 15 giorni, dall’anticipo ottenuto, della quietanza di pagamento, che deve essere effettuato con modalità tracciabili.
Si evidenzia che il bonus in commento è anche soggetto a verifiche a campione sui beneficiari del contributo secondo le modalità dell’art. 8 del decreto. Si ricorda che l’indebita percezione è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria, oltre a comportare il recupero del contributo erogato.
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