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Italia prima in Ue 28 per presenze turistiche estive, +3,2% nell’ultimo anno.


Negli ultimi dodici mesi (maggio 2017-aprile 2018) in Italia si contano 421 milioni presenze di turisti, valore che si colloca ai massimi storici degli ultimi dieci anni. Le presenze crescono del 3,2% rispetto ai dodici mesi precedenti trinate dall’aumento del 4,4% dei turisti stranieri (che rappresentano il 50,2% del totale delle presenze) mentre si ferma sul +2,0% la crescita dei residenti (che rappresentano il restante 49,8% del totale).

Grazie al patrimonio di 8.300 km di costa italiana con 644 comuni litoranei, un territorio montano pari ad oltre un terzo (35,2%) della superficie nazionale e 352 città di interesse storico e artistico, l’Italia si colloca al primo posto nell’Unione europea per presenze turistiche nel periodo estivo (giugno-settembre del 2017).

Dove il turismo è cresciuto di più negli ultimi anni. L’analisi in serie storica delle presenze turistiche – l’analisi valuta la dinamica della media dell’ultimo triennio 2015-2017 rispetto alla media del 2010-2012 – evidenzia una crescita del 6,4% rispetto al triennio precedente; la crescita è tutta determinata dalle presenze straniere (+15,4%) mentre quelle degli italiani sono in diminuzione (-1,1%). Tra le regioni il maggiore dinamismo è rilevato per la Basilicata (+24,6%), seguita da Lombardia (+17,2%), Sardegna (+16,4%), Piemonte (+13,2%), Provincia Autonoma Trento (+10,5%), Valle d’Aosta (9,6%) e Liguria (+9,0%); tra province di maggiore rilievo – con presenze turistiche superiori all’1,0% del totale nazionale – il tasso di crescita più elevato delle presenze turistiche si registra a Milano (+24,6%), che beneficia dell'”effetto Expo”; seguono con tassi a doppia cifra Napoli (+22,3%), Torino (+19,1%), Firenze (+18,3%), Padova(+17,1%), Verona (+15,8%), Brescia (+14,4%), Trento (+10,5%), Roma (+10,3%).

L’artigianato interessato dalla domanda turistica. Alla fine del I trimestre 2018 le imprese artigiane operanti in attività economica a vocazione turistica sono 209.076 e rappresentano il 15,9% dell’artigianato totale; per quest’ultima quota troviamo ai primi posti due regioni del Mezzogiorno cioè la Sicilia e la Campania con una incidenza dei settori a vocazione turistica sul totale dell’artigianato regionale pari rispettivamente al 22,2% ed al 21,2%. Seguono Toscana con il 19,7%, Calabria e Marche entrambe con il 19,1%, Sardegna con il 18,8% e Lazio con il 18,5%.

A livello provinciale l’artigianato nei settori a vocazione turistica rappresenta oltre un quinto del totale dell’artigianato del territorio in quattordici province: Prato (35,5%), Fermo (34,5%), Agrigento e Palermo (entrambe con il 24,4%), Napoli (23,9%), Firenze (23,4%), Arezzo (22,7%), Reggio Calabria (22,6%), Catania (22,5%), Caltanissetta (22,1%), Messina (21,9%), Siracusa (21,2%), Trapani (21,1%) e Caserta (21,0%).


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