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Tracciabilità dei rifiuti: pubblicato il Decreto “R.E.N.T.Ri”


Apa Confartigianato Imprese milano Monza e Brianza

Oggi, 01 giugno 2023, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto per l’entrata in vigore del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (R.E..N.T.Ri)

Confartigianato ha seguito fin dall’inizio la sperimentazione del prototipo sperimentale di registro presso l’Albo nazionale gestori ambientali e ha partecipato alla consultazione degli stakeholder tenutasi nel maggio dello scorso anno.

La sperimentazione continuerà almeno fino a quando gli ultimi soggetti obbligati non si iscriveranno al R.E.N.T.Ri (2024) e sarà ancora affidata all’Albo gestori ambientali (salvo modifiche di norme primarie), con la speranza che ora venga pubblicato anche il decreto di nomina del Comitato nazionale dell’Albo , senza il quale viene a mancare al ministero il supporto tecnico operativo per l’attuazione del DM di cui sopra.

Il provvedimento entra in vigore il 15 giugno prossimo e prevede per l’iscrizione dei soggetti obbligati un ampio periodo transitorio, con adesioni scaglionate in un arco temporale che va dai 18 ai 30 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, a seconda delle dimensioni delle aziende. Le prime iscrizioni, riservate ai produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti, arriveranno solo a partire da dicembre 2024.

Il Decreto interministeriale introduce anche i nuovi modelli di registri di carico e scarico e formulari, che saranno adottati e utilizzati in formato cartaceo dai soggetti non obbligati a iscriversi alla piattaforma, mentre i soggetti obbligati dovranno utilizzarli nella loro veste digitale, a partire dalla data d’iscrizione, per inviare al RenTRi i dati sulle movimentazioni di rifiuti.

I formulari digitali, nello specifico, potranno essere esibiti durante il trasporto anche su dispositivi mobili. Le modalità tecniche di compilazione, però, così come tutte le principali modalità operative del sistema – a partire da quelle relative alla trasmissione dei dati al RenTRi – saranno definite solo successivamente dal Ministero dell’Ambiente con uno o più decreti direttoriali

Il periodo transitorio servirà, anche e soprattutto, a tarare al meglio le istruzioni operative per la gestione della piattaforma, sia in forma diretta tramite gli applicativi che saranno resi disponibili alle aziende, sia in interoperabilità con i principali software gestionali di mercato.

Per le imprese di maggiori dimensioni le tariffe di iscrizione vanno dai 100 euro per il contributo del primo anno ai 60 euro per gli anni successivi, mentre per le medie imprese si passa a 50 euro e poi a 30 euro e per le piccole a 15 e poi 10. Costi nemmeno lontanamente paragonabili ai sistemi precedenti grazie ad una piattaforma snella che non obbligherà le imprese a dotarsi di nuovo hardware.


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