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Nuovo pacchetto economia circolare: prodotti sostenibili, tessile e prodotti da costruzione


La Commissione Europea (CE) ha pubblicato ieri un nuovo pacchetto di proposte legislative e non legislative sull’economia circolare, tra cui la nuova strategia sul tessile sostenibile, il nuovo regolamento sui prodotti sostenibili e la revisione del regolamento dei prodotti da costruzione. Come già annunciato nel piano d'azioneper l'economia circolare, la CE con queste proposte intende rendere quasi tutti i beni fisici sul mercato dell'UEpiù rispettosi dell’ambiente, circolari ed efficienti dal punto di vista energetico per tutto il loro ciclo di vita, dalla fase di progettazione fino all'uso quotidiano, al riuso e alla fine del loro ciclo di vita.

Riportiamo una breve sintesi delle proposte presentate.


Questa proposta di Regolamento quadro, che riguarda la progettazione dei prodotti immessi sul mercato UE, amplia il campo di applicazione della direttiva Ecodesign per estenderla a quasi tutti i prodotti (trannegli alimenti, i mangimi e i medicinali). Nello specifico, tale proposta permetterà di fissare nuovi requisiti perrendere i prodottipiù durevoli, riutilizzabili, aggiornabili, riparabili, più facili da mantenere, rinnovaree riciclare, ed efficienti sotto il profiloenergetico e delle risorse.

Le specifiche per la progettazione ecocompatibile dei vari prodotti e questi requisiti saranno stabiliti dalla CE mediante atti delegati, previa consultazione con tutte le parti interessate.

Per tutte le categorie contemplate dalla proposta saranno inoltre introdotti passaporti digitali dei prodotti, per aiutare i consumatori a scegliere che prodotti acquistare e per permettere a chi si occupa di riparazione o riciclaggio di reperire le informazioni necessarie e migliorare l'applicazione delle disposizioni giuridiche da parte delle autorità.

La proposta prevedeanche misure per prevenire la distruzione dei beni di consumo invenduti, in particolare obblighi di trasparenza per chi sceglie di disfarsi di questi beni, e la possibilità divietarne la distruzione per certi gruppi di prodotti.

Contestualmente alla presente proposta, la Commissione ha adottato un piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica per il periodo 2022-2024 come misura transitoria fino all'entrata in vigore del nuovo regolamento. Il piano di lavoro riguarda in particolare l'elettronica di consumo (smartphone, tablet, pannelli solari).


2) COMUNICAZIONE SUL TESSILE SOSTENIBILE

La strategiadefinisce una visione ed azioni concrete volte a garantireche entro il 2030 i prodotti tessili immessi sul mercatodell'UE siano riciclabili e di lunga durata, realizzati il più possibilecon fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti nel rispetto dei diritti socialie dell'ambiente. La strategia propone quindi alcune misure da attuare tra il 2022 e il 2024, per esempio:

  • nuovi requisiti di progettazione per i prodotti tessili nell'ambito del regolamento sui prodotti sostenibili, fissando percentuali minime obbligatorie di fibre riciclate nei prodotti tessili;

  • informazioni più chiare sui prodotti tessili e un passaportodigitale dei prodotti basato su

  • obblighi di informazione in materiadi circolarità e altri aspettiambientali;

  • controlli rigorosi sul greenwashing;

  • azioni volte ad affrontare il rilascio accidentale di microplastiche dai prodotti tessili. Oltre alla progettazione dei prodotti, le misure riguarderanno i processi di fabbricazione, il prelavaggio negli stabilimenti industriali di fabbricazione, l'etichettatura e la promozione di materiali innovativi;

  • norme armonizzate dell'UE sulla responsabilità estesa del produttore per i prodottitessili e incentivi economici per rendere i prodotti più sostenibili

  • Revisione dei criteridell'Ecolabel UE per i tessilie le calzature

  • sostegno alla ricerca, all'innovazione e agli investimenti e allo sviluppo delle competenze necessarie per le transizioni verde e digitale

  • azioni volte ad affrontare le sfide connesse alle esportazioni di rifiuti tessili.

la proposta mira a rafforzare e modernizzare le norme in vigore dal 2011 creando un quadro armonizzato per valutare e divulgare le prestazioni ambientali e climatiche dei prodotti da costruzione. La revisione vuole inoltre semplificare l'elaborazione di standard europeida parte degli organismi di normazione, contribuendo a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione del mercato internocongiuntamente alla maggiorecapacità di vigilanzadel mercato e a norme più chiare per gli operatori economici lungo la catena di approvvigionamento. Nello specifico, il regolamento rivisto prevede la possibilità per la Commissione di intervenire nel caso in cui le norme manchino di qualità o non siano fornite in tempo per il mercato. La revisione propone anche soluzioni digitali con lo scopo di ridurregli oneri amministrativi, tra cui la banca dati dei prodottida costruzione e il passaporto digitale dei prodotti.


Con questa proposta la CE vuole modificare la legislazione europeasulla protezione dei consumatori per dare ai consumatori il diritto all'informazione sulla durata di vita e la riparabilità dei prodotti che comprano e per proteggerli meglio dal greenwashing e dall'obsolescenza programmata.

Modificando la direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, la Commissione propone che quando il produttore di un bene di consumo offre una garanziacommerciale di duratasuperiore a due anni, il venditore sia tenuto a fornire questa informazione al consumatore. Per le riparazioni e gli aggiornamenti, il venditore sarebbe anche obbligato a fornire informazioni pertinenti, come il punteggio di riparabilità, la disponibilità di pezzi di ricambio o un manualedi riparazione. I produttori e i venditori decideranno il modo più appropriato per fornire tali informazioni al consumatore, sia esso sull'imballaggio o nella descrizione del prodotto sul sito web. In ogni caso tali informazioni devono essere fornite prima dell'acquisto e in modo chiaro e comprensibile. Modificando la direttiva 2005/29/CE sulle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori, il greenwashing e le pratiche legate all'obsolescenza precoce delle merci saranno vietate come pratiche ingannevoli.


Nei titoli dei punti da 1 a 4 (in blu) sono disponibili i link ai testi integralidelle proposte (per ora solo in inglese).

L’ufficio Ambiente è a disposizione per chiarimenti

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