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Confartigianato e Rete Imprese Italia a confronto con l’Agenzia delle Entrate sugli ISA


Un momento di dibattito sugli ISA, gli Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale, che hanno sostituito gli studi di settore per imprese e professionisti. Il convegno “Gli ISA alla prova dell’affidabilità”, organizzato da Confartigianato e Rete Imprese Italia è stato questo: un confronto tra le cinque organizzazioni di rappresentanza, i vertici dell’Agenzia delle Entrate e della SOSE, sui limiti e le opportunità di questo nuovo strumento fiscale. Un approccio nuovo, che ribalta il paradigma di base applicato in passato dall’amministrazione finanziaria con gli studi di settore. “Con gli ISA cambia completamente l’approccio nei rapporti tra fisco e contribuenti – ha spiegato Enrico Polella, Capo ufficio Gestione Isa dell’Agenzia delle Entrate, intervenuto al convegno insieme a Paolo Valerio Barbantini, vicedirettore dell’Agenzia delle EntrateSe gli studi erano uno strumento che nasceva seguendo dinamiche di accertamento, gli ISA intendono applicare leve positive per il corretto assorbimento degli obblighi fiscali. Fondamentalmente, con il riconoscimento di premialità. L’obiettivo è quello di stimolare i contribuenti ad adottare comportamenti positivi attraverso il ricorso a leve positive. Quindi, cambia radicalmente l’approccio dell’amministrazione finanziaria nei confronti di strumenti finalizzati a governare la massa dei contribuenti, soprattutto piccole imprese e professionisti, che rappresentano in realtà la stragrande maggioranza degli operatori economici del tessuto connettivo ed economico italiano”. L’Italia passa quindi dall’accertamento a un regime premiale, con un approccio nuovo che incentiva l’adempimento spontaneo dei contribuenti. Dinamiche apprezzate da Rete Imprese Italia che, nell’incontro con l’Agenzia delle Entrate, ha comunque messo in luce i primi limiti del nuovo regime fiscale nei 47 quesiti formulati dalle associazioni territoriali. “Confartigianato e Rete Imprese Italia non sono assolutamente convinte che le premialità che sono state attribuite siano sufficienti per quel compito di compliance che è attribuito allo strumento. Noi vorremmo una premialità molto più spinta, anche in termini di riduzione di imposta per le imprese più virtuoseha sottolineato Andrea Trevisani, direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato e moderatore del convegno – Ad ogni modo, segnaliamo che, da questa giornata di confronto e di lavoro con l’Agenzia delle Entrate, è emerso chiaramente una cosa: la strada imboccata con gli ISA può essere quella giusta nella misura in cui ci siano azioni correttive, più volte annunciate soprattutto da SOSE, sulla metodologia di costruzione degli ISA. Affinando lo strumento, infatti, avremo degli ISA affidabili”, ha poi concluso Trevisani. Il confronto tra Rete Imprese Italia, Agenzia delle Entrate e SOSE non finisce qui, però, perché a settembre, prima della scadenza dei termini di versamento, ci sarà un secondo convegno per continuare a monitorare e a proporre correzioni agli ISA.


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